colLateral Thoughts











{gennaio 18, 2015}   l’ultima birra

di solito si dice che bere da soli è triste (o da alcolizzati.. 😛 )
come ribadiscono anche vari proverbi. Il più famoso “chi non beve in compagnia, o è un ladro o è una spia” ecc. compagnia bella.
Sì.
Ma non sempre.

Il gusto “speciale” dell’ultima birra a volte ci vuole proprio.

L’ultima birra (la prima e ultima, da soli).
Dopo una frenetica giornata di lavoro, pulizie, cucinare, cena con la famiglia, ri-pulire, uscire, ascoltare le storie degli amici, camminare sotto la pioggia, finire di pulire, ecc. ecc. e a ognuno il suo.
Sedersi. Finalmente da soli (in senso buono). E gustarsi quel piccolo bicchiere fresco e dissetante. Solo tu, il succo di luppolo, e i rumori della casa che dorme.
Ci sta.



{giugno 14, 2014}   cosa ne pensate?

tempo di mondiali….
vi lascio questo video




{novembre 20, 2013}   Post impopolare e senza cuore

ho trovato questo post per caso e ho pensato di ribloggarlo. Merita di essere condiviso e di essere letto da tante persone. Non solo su facebook, dove ogni 10 minuti cambia la bacheca e non ritrovi più niente. Ma in dei posti dove rimane lì e si sa sempre dove trovarlo e magari rileggerlo.
Enjoy

Forest... and surroundings

No. Mi dispiace ma no.

Non voglio donare soldi per “un aiuto subito” alle vittime del nubifragio. Non voglio mandare nessun SMS “solidale” da 2 euro a nessun numero speciale.

E poi mi chiedo, di quei 2 euro che mando con un SMS (maniera estremamente rapida per pulirsi la coscienza e/o sentirsi solidali e utili) quanti arrivano effettivamente a destinazione? C’è una quota trattenuta dall’operatore per il servizio? Ci si paga l’iva? Ci sono altre tasse nascoste? Quanti se ne perdono per strada prima che arrivino effettivamente a chi sono stati destinati?

Non voglio “fare un gesto semplice ma che può cambiare molto”, come tra poco diranno noti esponenti dell’italico actor studio in pubblicità progresso sempre uguali, qualunque sia il tema.

Io voglio, pretendo, esigo, che i soldi delle mie tasse siano usati per prevenire le disgrazie.

Voglio che i soldi delle mie tasse vengano utilizzati per studiare i cambiamenti…

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likeaboss


Quando emigri in un altro Paese spesso bastano delle cose insignificanti per farti sentire una persona veramente cool.
Cose che a casa tua sarebbero normalissime, di cui neanche ti accorgi, o che magari ti darebbero anche fastidio…altrove diventano momenti di pura gioia o di grande soddisfazione. Forse perché la routine non esiste più in queste situazioni. Perché alla fin fine è questa la differenza. Tutto è nuovo e niente è abitudine.Oltre ad essere momenti di soddisfazione, certi episodi sono la prova che finalmente vi state impadronendo della lingua del posto, una specie di “certificazione on the road”, giri di boa, momenti che “fatto questo sei apposto” (fino al prossimo), una specie di upgrade. Ce ne sono molti e di molti tipi. Proprio come i capitoli del libro di grammatica…. 😛La prima inconfutabile “certificazione” è la prima litigata (vinta) in lingua straniera.Allora ecco il mio primo vero momento di soddisfazione (linguistica) di questa mia nuova vita portoghese.Mi trovavo alla stazione, tra l’altro dopo alcuni giorni passati con i miei genitori e quindi un po’ più rilassata e coccolata e quasi in versione vacanza più che in versione “nuova abitante che cerca di integrarsi e limitare il numero di figuracce”.A Oporto, in stazione, hanno un metodo stile le nostre poste.C’è una macchinetta che ti dà un biglietto con una lettera e un numero.La macchinetta ha circa 4 pulsanti diversi in base a quello che devi fare e di conseguenza ti dà una lettera con numero diverso. Poi c’è un tabellone su cui appare il turno di quale biglietto a quale sportello.

Ok….ammetto che già prendendo il numero mi sono un po’ tirata su il morale… Vedevo varia gente prima di me andare in crisi mistica per decidere quale pulsante schiacciare, mentre con calma e gesso me la sono cavata al primo colpo. Ma più che una soddisfazione è stata una consolazione tipo “allora forse il mio portoghese non è così male come credevo”.
(( Devo anche dire che Porto forse non è una città molto tourist-friendly…mettere i pulsantini anche in inglese non sarebbe un grande sforzo né un grande costo…invece sono solo in portoghese. Tra l’altro in generale (la città) scarseggia parecchio di cartelli e simili ))

Finalmente arriva il mio turno e io vado dall’omino dei biglietti che controlla il mio numero e conferma che è tutto ok e posso procedere. Inizio a chiedergli il mio biglietto quando sopraggiunge una signora, apparentemente molto distinta e rispettabile, che mi spinge da parte e dice al bigliettaio che io le ho fregato il posto e che lui si dovrebbe vergognare a fare il biglietto a me che lo occupo abusivamente ecc. ecc. (questo più o meno è il sunto…. Per uno straniero in Portogallo la definizione di “sunto” è: il numero di parole che un normale orecchio umano è in grado di captare mentre un Portoghese parla alla velocità di un portoghese, crasi incluse. Se il Portoghese in questione è pure incazzato inizierete a pensare che abbia dei super poteri. ). 😀
Il bigliettaio le dice tipo “no si sbaglia, il suo numero non è ancora uscito”.
La signora insiste.
Io allora le mostro il mio biglietto col numerino, le indico il tabellone e le dico ” C70, sportello 2 “
Questa mi guarda con sdegno totale, mi fa il gesto da Papa con la mano e mi fa “tu…taci taci..” e torna all’attacco verso il bigliettaio…
Io in quel momento non ci ho più visto (già in generale ho problemi con chi mi fa “il gesto del Papa”) e senza neanche accorgermene sono partita in quarta e le ho fatto una ramanzina da nove, ma pur sempre educata e garbata. Della serie che chi deve tacere sono gli arroganti e non io, che io non sto né occupando né rubando niente e che se lei invece di fare la maleducata guarda il tabellone vedrà che il suo numero non è ancora uscito in quanto ora servono il B122 e lei è B124, mentre il mio C70 è proprio ora allo sportello 2.
Al che il bigliettaio l’ha guardata come dire…meglio di così non te lo potevo spiegare nemmeno io che son del mestiere, e se lo ha capito pure lei che non è di qua fatti delle domande… ecc.ecc.

Ecco beh…una gran cavolata. Una sciocchezza.
Una cosa che se mi fosse successa a casa forse mi avrebbe anche, non dico rovinato la giornata, ma almeno scocciata per svariati minuti.
Invece me ne sono andata via tipo “sono cool” tutta radiosa.
Ovviamente il motivo non è che mi piace litigare e finalmente ci sono riuscita, ma in quel momento mi sono detta “ma…allora so il portoghese! deveras!” ^_^



{agosto 25, 2013}   che robe…

ihnquilini

praticamente le coinquiline che conosci da 20 ore, attaccano bottone a un tipo che faceva jogging fino alla spiaggia (10km solo andata) ma andava più veloce di noi che eravamo in bici…
Lo invitano a casa a cena, gli fanno perdere il treno e gli dicono “non preoccuparti!abbiamo un divano!” e usciamo tutti insieme con amici(loro) annessi, e poi una sparisce con uno degli annessi, l’altra sparisce con uno a caso e mollano te con il corridore sconosciuto in un bar sconosciuto, a passare mezzora di ricerche per trovarle finchè non chiude tutto ed è ovvio che non ci sono. Sconosciuto corridore che non sta zitto un minuto, inoltre con la modesta pretesa di correggere il mio inglese…lui che dice “i didn’t saw”….da mettere a nanna e dargli cuscino e copertina.
Vabè essere la zia, e viva il divertimento in gioventù…però un piccolo vaffanculo direi che ci sta….
(se non altro se sapevo che valeva la regola dello sparire, me ne scappavo con morfeo ben prima delle 5..)
cmq amen. così è la vita. Un pastel de nata e tutto torna apposto ^_^

p.s.
 poi non ditemi che sono cattiva perchè non do confidenza alla gente e non mi fido e ho problemi di spazio vitale bla bla bla….semplicemente…l’esperienza insegna!



{agosto 13, 2013}   – god save the green –

l’altro giorno ho visto questo film documentario…
ovviamente lo mandano in onda ben nascosto, su canali secondari e ad orari improbabili…
Io l’ho trovato bellissimo ed interessantissimo, e lo consiglio a tutti.

Credo si trovi anche in streaming.

 



Da pochi giorni nella mia città è partito il nuovo sistema di raccolta rifiuti.
Inutile dire che sono uscite mille polemiche e problemi….cosa che pare ormai ovvia in Italia ogni qual volta si presenti una novità…
Però c’è da dire che in questo caso non tutta la colpa è della “pigrizia” o della scarsa voglia di cambiamento delle persone.
Le cose non state fatte molto bene. La partenza è stata rimandata di un mese perchè la Seab non era pronta, molte persone si sono trovate senza il necessario (senza bidoni, senza chiavi per aprire i bidoni ecc.) Ci si chiede se questa operazione fosse necessaria, in quanto i Bolzanini risultavano già abbastanza virtuosi per quanto riguarda la raccolta e la differenziazione dei rifiuti. Per ora questo nuovo sistema ha portato solo disagi ed aumenti esorbitanti dei costi.

Vi segnalo questo gruppo facebook, che si occupa di uno dei problemi più spinosi della questione:
Le multe collettive. Ovvero…sbaglia una persona, che non si può sapere chi sia, e l’intero condominio paga una multa. Cosa che a quanto pare sarebbe anche incostituzionale.
Come ha affermato il sindaco
“basta fare la raccolta come si deve e le multe non si ricevono!”
Il problema è che questa affermazione perde il suo senso se si va a vedere il modo di fare e le istruzioni poco chiare che vengono fornite ai cittadini. Questo spesso viene visto come una tattica per incassare più soldi. 
Forse sia il Sindaco che la Seab dimenticano che non tutti i cittadini sono giovani e tecnologici e quindi in grado di andare su internet a cercare informazioni, a scaricare pdf, ecc.
Ci sono molte persone anziane, in buona fede ma con le idee molto confuse totalmente abbandonate a se stesse.

L’anno scorso nel mio condominio abbiamo preso 3 multe condominiali per “materiali non idonei dentro al bidone dell’umido”, “materiale plastico dentro all’umido”.Un giorno per caso cogliamo la colpevole con le mani nel sacco. Usava il sacchetto della spesa per metterci dentro l’umido e poi lo buttava nel bidone condominiale. Le abbiamo spiegato che non si poteva fare, e che se lo aveva fatto spesso probabilmente era la causa delle multe. Questa signora, che avrà 80 anni o forse più, è sbiancata e si è disperata. “Ma la cassiera del supermercato mi ha detto che non fanno più i sacchetti di plastica, ma ora sono tutti BIODEGRADABILI! Io pensavo fosse giusto!”Certamente la raccolta va fatta in modo corretto, ma forse anche le multe, le sanzioni, e le informazioni.Se la Seab avesse comunicato subito “multa causa sacchetto del despar dentro al bidone dell’umido” forse la signora si sarebbe potuta rendere conto subito, o se ne sarebbe parlato in condominio chiarendo al questione, e avremmo evitato le altre 2 multe. Forse se da subito certe cose si spiegassero per bene, la gente non farebbe certi errori convinta di fare bene.A tale proposito vi lascio una foto…tanto per rendere l’idea…L’ultimo pacchetto di sacchetti dell’umido che ci hanno consegnato dice una cosa, mentre il “volantino informativo” dice tutto il contrario…. Esiste un’altra versione di sacchetto (forse più nuova) che corrisponde al volantino… Insomma…non se ne esce!Mi chiedo, con tutti i soldi che paghiamo, perchè non possano semplicemente fare un opuscolo, una guida, qualcosa di fatto bene, completo, chiaro e definitivo che indichi appropriatamente come comportarsi.

Buona domenica a tutti.

mybio



Mancherebbero un sacco di aggiornamenti in mezzo, chiedo venia.
Cercherò di recuperare. (ahah! beato chi ci crede! 😛 )
Cmq….
A quanto pare sono quel tipo di persona che si complica la vita…
Che se non punta tutto non inizia neanche a giocare…
Che a scegliere la via semplice non si prende neanche il disturbo di muoversi…

Non lo dico per bullarmi.
E’ una riflessione. Sì, a volte mi chiedo se sono pazza o rincoglionita.

Però devo dire che a volte dà delle belle soddisfazioni.

Allora non contenta di aver realizzato il piano c,
ovvero licenziarmi dal mio lavoro indeterminato, iscrivermi alla veneranda età di 27 anni ad una laurea triennale “da capelli dritti”, finire in tempo e decentemente…
Mi sono detta…beh! perchè fermarsi qui?? Posso fare qualcosa di molto più folle!

In realtà inizialmente non faceva una piega…
il ragionamento era:
Non trovo un lavoro che mi farebbe crescere e con cui potrei vivere mentre posso avere una borsa di studio ancora per 2 anni…. Allora tanto vale che continuo a studiare e faccio qualcosa che mi piace e che potrebbe rendermi più competitiva professionalmente.
(premetto che non è stata una scelta da “choosy” e sarei veramente disposta a fare qualunque lavoro. Penso solo (dopo 7 anni di mazzo lavorativo) che a parità di entrata tanto vale fare qualcosa che ti appassiona finche puoi, )

Avrei potuto tranquillamente continuare gli studi in Italia, ma avendo fatto la Sslmit ho pensato che sarebbe stato più efficace andare all’estero visto che è ormai risaputo che una lingua la impari veramente solo sul campo e anche per altri motivi pratici (costi inferiori di vita/università o qualità dei campus/strutture/servizi/offerta formativa ecc.)

Qui scatta il raptus di follia…
Al momento di scegliere tra le opzioni possibili..
1) potrei andare in Germania…l’università costa poco, è ben fatta, di qualità, so bene il tedesco, ci ho già vissuto per più di un anno, hanno anche loro delle borse mica male. Conosco della gente lì.

2) potrei andare in “Anglofonia” (=Paesi di lingua in inglese), l’uni costa un po’ di più ma avrei una borsa dalla mia regione, so bene l’inglese, ci ho già vissuto per alcuni mesi, la qualità è buona. Conosco della gente lì.

3) Potrei andare in Portogallo, i costi sono buoni, la qualità pure, non ci sono mai stata se non per qualche giorno in vacanza, il mio livello di portoghese attivo fa pena, non conosco nessuno lì…

Da brava persona di buon senso ho scelto la terza opzione!
Della serie…complichiamoci la vita e facciamoci una flebo di stress!

In realtà ero convinta che non mi avrebbero neanche presa…e invece ho superato le selezioni, e senza neanche accorgermene avevo già la mia immatricolazione online.

Così, fra una settimana partirò per una città che non ho mai visto, dove si parla una lingua che padroneggio a malapena, e dove non conosco assolutamente nessuno.
In compenso mi piace un sacco il baccalà ed il fado e sarò vicina all’oceano, cosa non male visto che ho lo iodio basso.

Vedremo come va…ma alla fin fine se si deve giocare per vincere tanto vale farlo fuori casa. Insomma…ho voluto la bici? E adesso pedalo…ma mettere le rotelline non sarebbe la stessa cosa

” i fiori dicono che è tempo di fiorire, non sono curiosi su come andrà a finire “

 

p.s. ovviamente sono cosciente che espatriare, anche solo (per ora) per un periodo limitato, non è nè uno scherzo nè una vacanza. Ho motivi ben più concreti del baccalà e lo iodio oltre a una vera passione per il Portogallo, come si vede da altri post. Ma questa è un’altra storia. E poi riderci su aiuta a stemperare lo stress 😉



{giugno 9, 2013}   e momenti così… :)

 

 

In tutta la mia vita mi sembra che non ero mai arrivata prima in niente.Beh, non che ci avessi sempre provato con grande sforzo, alla fin fine andava bene lo stesso.Oggi per la prima volta sono prima.In qualcosa in cui quasi non ci speravo.Giocando fuori casa.Una cosa a cui tenevo molto.Sono bei momenti, lo ammetto!
Sono uscita di casa trotterellando e canticchiando e tutta la gente mi guardava come se fossi una pazza scappata dal manicomio. che spasso.

E voi?



{Maggio 21, 2013}   momenti così…

 

 



et cetera